Polenta e Mortadella
Polenta e Mortadella, è probabilmente la più antica festa popolare del Garda Trentino. A Varone, frazione di Riva del Garda, ogni anno da ormai tre lustri, rivivono folklore e tradizione con due pietanze, la polenta e la mortadella che fanno parte della memoria collettiva e che ancora oggi ritroviamo sulle tavole altogardesane come vero e proprio must culinario.
Non solo buon cibo
La festa, che quest’anno si terrà il 1 marzo dalle ore 13:35 alle 17, avrà anche in questa edizione un’intro non gastronomica che consisterà in una marcia non competitiva chiamata “Quattro passi in attesa di polenta e mortadella”, con itinerari di diversi livelli, il cui ricavato verrà devoluto ad uno dei progetti umanitari del Gruppo Missionario Alto Garda e Ledro.
Cenni storici
La polenta si sa, è parte integrante della cultura trentina. La sua storia si perde nella notte dei tempi e ancora oggi quando si parla di buona tavola, non si può fare a meno di citare la polenta accompagnata da piatti di carne (cunél, coniglio soprattutto) ma anche mortadella come in occasione di questa festa popolare!
Polenta e Mortadella, è probabilmente la sagra più antica in questo territorio. La sua storia? Ben lontana, affonda le sue origini, pare, nel lontano 1463. La tradizione è stata mantenuta fino ad oggi aggiungendo alla polenta, la golosa e ricca mortadella. E’ quasi un “addio al Carnevale” in cui tra festa, colori, musica, animazione e spettacoli folcloristici i protagonisti indiscussi ovvero la polenta e la mortadella verranno serviti fumanti e golosi a tutti gli appassionati!
L’alloro e il Bambù
Il tradizionale addio al carnevale a Romarzollo
Nella prima domenica di Quaresima a Varignano che anticamente assieme a Vigne, Chiarano, Padaro e Ceole, formavano il comune di Romarzollo, si celebra invece un’antichissima festa popolare, L’Alloro e il Bambù, che affonda le sue origini nella cultura pagana. Era da considerarsi una festa contadina beneaugurale e propiziatoria cui è stato affidato con l’avvento della Cristianità, un’accezione religiosa considerando la valenza del fuoco in quanto “purificatore” dei peccati.
Lo scopo era naturalmente far sì che il raccolto fosse fecondo e ancora oggi grazie alla ricchezza della sfilata, del festoso cibo (grostoi, vim brulé e dolci), musica e spettacoli, sembra proprio richiamare a tutti i partecipanti, una benefica energia positiva!
Ma perché il nome Alloro e Bambù? Perché il corteo dei carnevali, ovvero baldacchini a forma di piramide fatti di canne di bambù e carichi di addobbi, percorre le vie del paese, preceduto da ragazzini che reggono i solàgni, rametti di alloro contornati di stelle filanti e gusci d’uovo colorati, che rappresentano la fertilità. Il corteo giunge dunque al dosso della Tiera, dove i carnevali vengono bruciati in uno scenografico rogo.
Un’intera giornata all’insegna dell’allegria quella vera, genuina, autentica. Perché se è vero che la felicità sta nelle piccole cose, è altrettanto vero che a pancia piena si percepiscono meglio! Della calda e fumante polenta con mortadella vi aspetta a Riva del Garda e, se non è proprio il vostro piatto forte, potete sempre godere dello spettacolare scenario del Garda Trentino!