Piroetta dopo piroetta, plié dopo plié i ballerini solisti del Teatro Bolshoi di Mosca hanno accompagnato sulle note del grande Čajkovskij il pubblico in visibilio di Riva del Garda riunitosi al Palameeting per l’occasione.
E che occasione! L’imperdibile serata ha riunito sotto il tendone predisposto per l’evento ben 1600 persone tra applausi e sguardi sognanti.
NON E’ NATALE SENZA LO SCHIACCIANOCI
Balletto dall’atmosfera natalizia per eccellenza, Lo Schiaccianoci è arrivato passo dopo passo sulle rive del Lago di Garda Trentino con la sua atmosfera rarefatta, onirica, sospesa tra sogno e realtà.
Il libretto nasce con Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali Russi di fine ‘800 il quale si ispira al racconto di Hoffmann uno scrittore pre-romantico tedesco che con il suo Nußknacker und Mausekönig aveva dato vita ad un racconto che poi Alexandre Dumas rese meno “cruento” e adatto ai bambini.
Io però, con un’innocenza un po’ perduta, ho invece percepito tutta l’intenzione di Hoffmann e la sua metafora del passaggio dall’infanzia all’adolescenza di Clara (che Hoffmann in realtà chiama nella sua versione Maria o Masha, vezzeggiativo russo).
Sarà che non ho più otto anni ma quando il soldatino schiaccianoci si trasforma in un bellissimo principe dal fisico scultoreo, beh, ho dimenticato per un attimo dove mi trovassi. Intorno a me non esisteva più nessun vicino di poltroncina, eravamo solo io e lui (sì, ammetto, era sparita anche Clara!).
Il mio schiaccianoci ballava insieme a me o meglio, io ero leggiadra come la splendida ballerina del Bolshoi che con un’eleganza innata volteggiava fra le braccia del suo soldato di rosso vestito.
Fino all’ultimo ballo quando in un dolcissimo valzer Clara si risveglia. Finisce qui il suo sogno.
Mentre la notte lascia il posto al giorno, la dolce protagonista stringe a sé il suo schiaccianoci (ritornato giocattolo) e ripensa a tutte le emozioni che ha vissuto in quella notte.
MUSICA RIVA FESTIVAL: CULTURA, MUSICA ED EMOZIONI
Lo spettacolo, reso possibile grazie all’associazione Musica Riva Festival, ha portato sulle rive del Garda Trentino non solo una meravigliosa favola di Natale ma soprattutto la convinzione che il bello, la cultura, la musica, il teatro non possono e non devono essere prerogativa di pochi ma accessibili a tutti e soprattutto per tutte le età, educando i più giovani e ricordando loro che sognare fa bene, come ci insegna Clara.
Io sto ancora aspettando che lo schiaccianoci che ho comperato nel mio ultimo viaggio a Monaco di Baviera si trasformi in principe. La speranza si sa, è l’ultima a morire!