Un’immersione totale nella natura di un luogo. Un vero e proprio “bagno” nel suo elemento caratterizzante: l’acqua.
E per praticarlo nessun ausilio ma solo un po’ di esperienza. Stiamo parlando di uno sport alla portata di tutti e, forse, il più primordiale: il nuoto.
Molti ancora non sanno che le acque del Lago di Garda non solo sono balneabili e sicure ma anche una “palestra” perfetta per rinvigorire corpo e spirito.
Per capire come vivere al meglio questa esperienza, abbiamo intervistato per voi due esperti: Cornelia Rigatti e Marco Ischia.
Cornelia non solo è Ambassador Visit Trentino ma anche atleta nazionale di salvamento oceanico, medaglia di bronzo ai mondiali di paddleboard e campionessa italiana assoluta surf ski e tavola.
Marco invece è maestro di salvamento, Fiduciario Federale della Federazione Italiana Nuoto sezione Salvamento nonché atleta specializzato in nuoto in acque libere.
Chiediamo subito a entrambi se nuotare in acque libere è un’attività alla portata di tutti e quali sono i consigli da tenere bene a bada.
Come per molte altre attività, ci spiegano, anche per il nuoto in acque libere uno degli aspetti fondamentali è senza dubbio la sicurezza. Affrontare a suon di bracciate i meravigliosi specchi d’acqua incastonati fra le vette trentine dell’Alto Garda è tanto invitante quanto talvolta insidioso.
Ma quali consigli dare a chi vuole cimentarsi in questa pratica?
Il primo consiglio, ci spiegano, è quello di non improvvisarsi nuotatori. “Se davvero avete la passione per le bracciate, partite con una buona preparazione natatoria di base. Il nuoto in acque libere generalmente prevede almeno uno o più chilometri di distanza, spesso senza la possibilità di fermarsi come si può fare in piscina. Quindi nuotate tutto l’anno per potervi poi godere la stagione estiva immersi nella natura”.
Un altro aspetto importante è quello delle condizioni ambientali. Temperatura dell’acqua, vento, correnti e situazione meteorologica possono essere elementi insidiosi, il vento può mutare velocemente, il moto ondoso aumentare all’improvviso, e la temperatura dei laghi alpini spesso non è elevata.
Se si sono seguiti i primi due consigli allora si è pronti per entrare in acqua senza dimenticare l’attrezzatura di sicurezza. Muta, boa di segnalazione e cuffia di colore sgargiante sono fondamentali.
La muta perché, come abbiamo già detto, spesso le temperature sfiorano i venti gradi, con correnti imprevedibili.
La boa oltre a essere un elemento d’individuazione da parte di chi pratica altre attività nello stesso specchio d’acqua, può essere anche un utile galleggiante nel caso di un momento di difficoltà.
La cuffia inoltre non solo permette di essere meglio visibili, ma anche di proteggere dalle eventuali basse temperature. Forse pochi lo sanno ma la testa disperde circa il 30% del calore corporeo.
Inoltre, come ci spiegano Cornelia e Marco, non si può nuotare sempre e dove ci pare, ci sono anche in questo caso delle regole da rispettare e dei consigli che è bene seguire.
Le regole per nuotare sicuri
- nuotate sempre seguendo la costa, possibilmente entro i 100 metri dalla riva, in caso di necessità raggiungere la spiaggia e farsi notare da qualcuno a terra sarà più immediato, e si eviteranno imbarcazioni in navigazione;
- nuotate sempre in compagnia, ogni attività fatta in compagnia non solo è più divertente ma diventa anche più sicura, anche un compagno in canoa o SUP può essere un valido supporto;
- questa la ripetiamo perché è davvero importante, segnalate sempre la vostra presenza in modo visibile usando una boa galleggiante legata in vita;
- scegliete spiagge balneabili, tenetevi lontano dalle zone portuali e dai corridoi di lancio delle imbarcazioni a motore e dei windsurf;
- evitate i fiumi, specialmente le foci, dove la corrente può variare di intensità e di temperatura improvvisamente e il fondale non è pulito e sicuro.
Dove nuotare?
Adesso che le regole sono chiare, grazie ai consigli degli esperti, non rimane che scegliere uno fra i meravigliosi laghi dell’Alto Garda. Il lago di Tenno e il Lago di Garda sono fra le migliori situazioni in cui ci si può letteralmente immergere. Per amarli però è bene conoscerli, ci spiegano Cornelia e Marco.
Il versante trentino del Lago di Garda occorre affrontarlo con prudenza e qualche accortezza.
Gli esperti ci dicono: “Scegliere il momento della giornata più adatto è fondamentale. I mattinieri possono godere il sole che sorge, con uno specchio d’acqua per lo più piatto almeno fino alle dieci del mattino. Da evitare le ore centrali della giornata nelle quali di solito è presente un moto ondoso importante e un traffico di natanti che aumenta in ragione della presenza del vento. I ritardatari possono nuotare nel tardo pomeriggio fino al tramonto, quando il moto ondoso si placa e le imbarcazioni rientrano a riva. Scegliere il punto in cui nuotare non è semplice, vista la vasta presenza di spiagge, quindi è bene sapere i punti da evitare. Non si può nuotare nelle zone portuali, non è un consiglio, proprio non si può fare. Meglio evitare foci dei fiumi in cui le correnti possono essere insidiose e la temperatura dell’acqua scendere velocemente. Infine ricordate che sul Lago di Garda soffiano prevalentemente due venti. Il loro meccanismo è simile a quello della brezza marina. Di notte e durante le prima ore della giornata (fino alle 11-12 circa) il Pelèr soffia da Nord verso il lago creando una sorta di “corrente” che porta al largo. Da mezzogiorno fino al calar del sole, l’Ora soffia da Sud verso terra, creando però un moto ondoso molto significativo. Le traversate sono da dimenticare, per godersi una bella nuotata è meglio nuotare costeggiando la riva, come sempre con muta, boa e un buon amico”.
PERCORSI CONSIGLIATI
Percorso (1,3 km)
Dalla spiaggia dei Pini nuotando sottocosta fino alla boa meteo di fronte alla spiaggia Sabbioni per tornare al punto di partenza.
Percorso (ca. 2 km)
Dalla zona sub Porto San Nicolò, verso la spiaggia Baia Azzurra sempre costeggiando la riva, fino a Surf Segnana, ritorno al punto di partenza con lo stesso tragitto.
Dopo una bella ed esaustiva chiacchierata con due super esperti di nuoto, a noi non resta che fare tesoro di questi preziosi consigli e scoprire quell’ancestrale emozione che ci fa tornare tutti un po’ bambini e ci fa scoprire quanto meraviglioso sia nuotare in un immenso specchio d’acqua dolce chiamato Lago di Garda.