Il Garda Trentino? Un rigoglioso universo floreale perfettamente incastonato in un contesto alpino.
L’”inaspettato” è l’elemento caratterizzante di questo territorio. Parola di Peter Brunel, chef fassano che ha scelto di ritornare nel “suo” Trentino dopo un lungo peregrinaggio trascorso nelle cucine italiane e francesi.
E la location eletta per il suo ritorno alle “origini” è stata proprio il Garda Trentino che ha stupito e fatto innamorare il celebre chef grazie ai suoi panorami ma soprattutto a questa insolita esplosione di fiori, frutta e ricchezza vegetale che caratterizza questo lembo di mediterraneo ai piedi delle Dolomiti.
Ma quali sono le materie del Garda Trentino che non possono mai mancare nella sua cucina?
Ce lo siamo fatto spiegare proprio da Peter Brunel il quale ci ha accolto nuovamente (l’avevamo già incontrato qui) nel suo raffinato ed essenziale Peter Brunel Ristorante Gourmet a Linfano (Arco) a due passi dal lago.
“Ho girato un po’ tutto il mondo ma ho sempre portato con me le materie prime del mio Trentino e, un elemento che non può mai mancare nella mia cucina è l’olio extravergine del Garda Trentino. Mi piace valorizzare la territorialità a 360° del Made in Italy ricreando nel piatto quella ricchezza culturale che caratterizza il nostro Bel paese”.
La posizione stessa di questo ristorante, ha colpito profondamente chef Brunel che dice: “Ho scelto Linfano perché la parola stessa richiama la “linfa”, la natura lussureggiante del Garda Trentino che offre una terra molto fertile regalando tantissimi frutti. Amo molto le verdure (immancabile nella mia carta, quando è di stagione, il broccolo di Torbole) e agli ortaggi ho dedicato un intero menu ovvero “le famiglie degli ortaggi e l’oliva del Garda”.
Valorizzazione del territorio, esaltazione delle eccellenze, sostenibilità e tanta creatività. Dal bulbo alla foglia, dal fiore al frutto, qualsiasi materia prima viene valorizzata in più volumi, giocando con le lavorazioni fino a creare un unicum di sapori.
Il risultato? Un gioco di consistenze e sapidità che regala al palato una vera esperienza di gusto.
“Tutta la mia cucina è improntata su questa visione del conoscere l’ingrediente, la materia prima. Saperla gestire e lavorare. Per questo trascorro molto tempo “studiando” il territorio e i suoi capolavori, dalle già citate verdure al pesce di lago. Sarde di lago, trote, coregoni, salmerini, ovvero le tante tipologie di pesci alpini ma anche la carne salada. Utilizzata non solo in purezza. La tecnica di questa lavorazione l’ho fatta mia applicandola ad altre carni come ad esempio il piccione.”
E i frutti? Chef Brunel adora fiori e frutti di questo territorio tanto da sintetizzarli in un cocktail chiamato “La Busa” che tra poco entrerà di diritto in uno dei menu degustazione del suo ristorante.
Si tratta di un aperitivo realizzato con la susina di Dro DOP, grappa di prugna della distilleria Pisoni, il tutto miscelato con del succo di limoni del Garda, sciroppo di zucchero e del Brezza Riva Riserva Blanc de Blancs Bio, spumante Trentodoc prodotto con metodo classico realizzato da Agraria di Riva.
Non ci resta che esclamare “cin cin” e lasciarci travolgere da questa esperienza gourmet firmata Peter Brunel con “l’aiutino” di un territorio, il Garda Trentino, che regala anche ai grandi chef stellati, ben più di una ragione per amarlo.