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Peter Brunel – Ristorante Gourmet, uno scrigno di autentica arte culinaria nel cuore del Garda Trentino

by Isabelle Yrma Pace
Tempo di lettura 5 minuti
Una cucina moderna ma con radici ben salde nel passato non solo della tradizione italiana ma soprattutto dello chef stellato Peter Brunel che promette, senza deludere le aspettative, di far assistere il degustatore a una vera proiezione di un film organolettico: la sua vita. La location? Uno scrigno di bellezza nel cuore del Garda Trentino.

“Certi ricordi bastano a profumare un’anima per sempre”.

È questo il motto (dannunziano) che sceglie Peter Brunel per accompagnare il visitatore (o meglio sperimentatore) nel suo meraviglioso angolo di bellezza ma soprattutto di gusto.

Molto più di un ristorante, molto più di un buon piatto da gustare. Un’esperienza al Peter Brunel – Ristorante Gourmet è una piacevole sensazione che rimane impressa per molto tempo, come quelle emozioni “di pancia” che promettono di coccolare a lungo.

Lo chef stellato Peter Brunel ha scelto di ritornare nel “suo” Trentino dopo un lungo periodo trascorso nelle cucine italiane e francesi, e dall’esperienza fiorentina (dove ha espresso il suo estro in qualità di executive chef del ristorante della Lungarno Collection Borgo San Jacopo della famiglia Ferragamo) sentirete forte il suo vissuto nei suoi piatti.

Ma partiamo per gradi. Abbiamo provato per voi questa piacevolissima esperienza nel nuovo ristorante gourmet di Peter Brunel da pochi mesi inaugurato ad Arco, in zona Linfano, a due passi dal Lago di Garda.

Il design parla chiaro: linee pulite, essenziali, un salotto di casa più che un ristorante con una splendida cucina a vista di chiaro stampo dannunziano. Qui il genio del poeta pescarese sembra rivivere in simbiotica armonia con l’arredo e la cucina di chef Brunel. Lo si percepisce dallo stile, affine a quello del Vittoriale e quelle frasi che quasi vogliono stimolare il peccato di gola oltre l’immaginabile. “Osa l’inosabile” recita il menu e qui da Peter Brunel è impossibile non accettare l’invito.

La nostra esperienza parte con un aperitivo nel piacevolissimo salottino dalle linee pulite dove ci viene servito un calice di Trentodoc e degli appetizer. L’aria che si respira è fra le più piacevoli. Ci accomodiamo al tavolo. Dalla mise en place alla “pulizia” degli arredi privi di fronzoli ma estremamente funzionali (molto belli i tavoli) fino alla cucina a vista che sembra quasi un dipinto incorniciato.

Qui tutto è puro piacere (per restare in tema dannunziano).

Il menu è quasi un’estensione della vita di Peter Brunel, i suoi viaggi, le sue esperienze.

Come quella di Firenze che rivive in una “pappa al pomodoro” tipica ricetta povera toscana, che qui acquisisce una sontuosità che non si poteva neanche immaginare potesse avere. Struttura, corpo, gusto e perfino una foglia d’oro a impreziosirla.

La mia scelta però è ricaduta su un menu degustazione che esalta le eccellenze del Garda Trentino: le famiglie degli ortaggi e l’oliva del Garda Trentino.

Il piatto che si inserisce con forza in questo menu è senz’altro lo “Spaghetto di patata al pesto”, una curiosa e perfetta “manipolazione” della patata che si tramuta in spaghetto mantenendo incredibilmente la stessa texture, la croccantezza del tubero ma la consistenza della pasta tradizionale. Una bellissima unione.

E poi ancora, dal menu degustazione del mio commensale, un piatto che è pura poesia: ricordo di Lofoten ovvero alici marinate, acqua di mare, peperone di Piquillo, foglie d’ostrica e grissino al finocchio. Un’opera d’arte prima ancora che un piatto da gustare.

Peter Brunel - Ristorante Gourmet, uno scrigno di autentica arte culinaria nel cuore del Garda Trentino Enogastronomia
@Isabelle Pace

A presentare le creazioni al tavolo ci pensa direttamente chef Brunel. Sorridente, entusiasta, felice. E questa soddisfazione e joie de vivre le trasmette a ogni racconto, a ogni ricordo che ha dato vita a un piatto.

Forte è in lui il desiderio di sperimentare nel rispetto e nell’esaltazione delle materie prime del Garda Trentino che la sua cucina ha abbracciato e fatte proprie. E che Peter racconta con entusiasmo ma che, in fondo, possiamo percepire noi stessi anche senza parlare perché questi piatti parlano da soli. Evocano ricordi e memorie proustiane. Anche noi potremmo in fondo, associare “i 5 strati della cipolla, Vino Santo e Grana Trentino” a un nostro ricordo, esattamente come ho fatto io che ho rivissuto la mia infanzia francese in questa delicatissima cipolla e che mi ha fatto godere del mio presente grazie al Vino Santo e al grana locale.

I dessert a chiusura dell’esperienza gourmet si presentano in tutta la loro perfezione: una selezione attentissima e curata proposta dalla Pastry Chef Loretta Fanella, una garanzia in fatto di elaborazioni dolci. Ma altre sono frutto del genio di Chef Brunel che ha accompagnato la chiusura del mio menu degustazione con un “Terre di olive e cioccolato” che riporta alla grandezza di madre natura. Un dessert non stucchevole, gioioso, che sembra quasi stuzzicare la propria curiosità infantile (il cuore del dessert è tutto da “scavare” nella deliziosa terra di cioccolato e olive).

Un ricordo ancora una volta, un piacere, una “pacca sulla spalla”.

Questo piacere di dannunziana memoria lo hanno vissuto da vicino in molti anche durante la quinta edizione di Garda con Gusto – Gourmet Experience dove lo chef stellato ha stupito con il suo Show Cooking Aperitivo di Gusto  in cui ha proposto piccole e irresistibili proposte food con i prodotti del territorio.

Un’esperienza gourmet al ristorante di Peter Brunel è tutto questo ma forse, anzi sicuramente, molto di più. E sta solo a chi verrà qui, con tutta la curiosità che solo un vero gourmand possiede, farne una propria, personalissima reminiscenza ed apprezzarne tutte le poetiche sfumature.

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