In una calda giornata di fine agosto incontriamo colui che possiamo definire il padre della mountain bike in Europa e nel Garda Trentino, giornalista della rivista tedesca Bike Magazin, ideatore del Bike Festival di Riva del Garda nonché della gara a tappe Bike Transalp. Di chi stiamo parlando? Naturalmente di Uli Stanciu. Le presentazioni, forse, sono inutili.
Chiunque sia minimamente appassionato di mountainbike, non può non conoscere questo nome.
Fra un calice di bollicine (Trentodoc, naturalmente!) e un amuse-bouche di carne salada, troviamo il tempo per lasciarci definitivamente incantare dal racconto di Uli sulla nascita di quel “flusso” di giovani appassionati di outdoor che, dalla Germania e man mano da tutta Europa, sono venuti a conoscenza della bellezza travolgente di questo territorio e di come quest’ultimo fosse ideale per praticare sport come il windsurf prima e la mountain bike dopo.
Tutto nasce dalla… libertà. E, non ci crederete, dalla voglia di “imitare” la vita d’oltreoceano. Gli anni Sessanta, ci racconta Uli e ci insegna la storia, sono stati anni di ribellione. I giovani europei di quel periodo storico così complesso e al contempo così vivace, avevano la voglia di andare controcorrente rispetto ai loro genitori, di vivere emulando forse quel senso di libertà che veniva dall’America e quel “sogno americano” che all’epoca era ben rappresentato da uno sport preciso: il surf.
Di certo le alte onde dell’oceano non era facile incontrarle in Europa. Ma grazie al vento si poteva sfruttare la vela sulla tavola da surf per creare uno sport simile e molto più adatto alle condizioni climatiche europee. Nasce così il windsurf. La certezza di trovare un vento regolare, il paesaggio incantevole e le ottime infrastrutture già presenti nel Garda Trentino hanno dato vita negli anni Settanta ai primi flussi di turisti sportivi con il windsurf nel cuore. Torbole diventa così la patria di questo sport nel bel mezzo dell’Europa.
Dal windsurf alla mountain bike
Un giorno del 1985, ci racconta Uli, nel 1985 vede per la prima volta una mountain bike. Prima di allora, le bici da corsa dominavano il mercato. Delle bici che necessitavano di un abbigliamento adeguato e, di certo, anche di una postura ben precisa. Due ruote fatte apposta per allenarsi più che per divertirsi. Ma quei giovani sessantottini avevano ancora voglia di giocare e di trovare oltre al windsurf un altro sport da praticare in allegria una volta riposta la tavola. Uno sport da praticare in qualunque momento della giornata, persino con la pioggia. Un’attività outdoor senza quelle regole ferree che aveva la bici da corsa (o da strada) e che, ancora una volta, instillava in ognuno di quei giovani un forte senso di libertà. Nel 1989 nasce in Germania la rivista Bike ad opera proprio di Uli Stanciu e da lì la necessità di testare le mtb per poi raccontare ai lettori tutte le novità del mercato.
E dunque dove testare le mountain bike?
Gran Canaria vinceva su tutte le concorrenti ma, per i costi proibitivi di trasportare 30 mtb dalla Germania all’isola spagnola, si cambia destinazione. Un amico di Uli, motociclista, suggerisce un luogo: Tremalzo. Le prime foto di questo gruppo di appassionati, liberi e felici, in pieno inverno in t-shirt, pedalando su una mountain bike con alle spalle un panorama mozzafiato e un cielo blu intenso, lasciano a bocca aperta i lettori. Ben presto si sparge la voce che proprio qui, sul Lago di Garda, vacanza fa rima con libertà: dal windsurf alla mtb. I tanti surfisti che conoscevano già il territorio, acquistano le mountain bike e danno il via così a una “moda” che non abbandonerà più il Garda Trentino. Le vacanze sono così scandite da un duplice ritmo: quello del vento che soffia regolare e della pedalata libera e felice lungo sentieri sterrati e panoramici che davano quell’egual senso di libertà.
Man mano si scoprivano così sentieri favolosi come il Monte Brione, l’Altissimo, il Monte Velo insieme a un clima mite, mediterraneo, hotel e ristoranti pronti ad accogliere il flusso di turisti muniti di due ruote.
Il Bike Festival – la manifestazione più importante al mondo
Tutto nasce con la voglia di far provare nuove bici e nuovi prodotti a tutti i lettori della rivista Bike all’inizio della stagione. Da allora, la stagione della mountain bike comincia ogni anno proprio con il Bike Festival di inizio maggio, accompagnato dall’azzurro intenso del Lago di Garda: l’evento è diventato così un appuntamento fisso a livello nazionale e internazionale che coinvolge il mondo MTB a 360° portando a Riva del Garda ogni anno oltre 45 mila appassionati.
Dopo aver concluso la nostra piacevolissima chiacchierata, salutiamo Uli Stanciu e sua moglie Giovanna, due vulcani di idee, due inesauribili eterni giovani che, forse, non invecchieranno mai perché portatori di quell’incredibile voglia di libertà, divertimento e spensieratezza che caratterizza ogni viaggiatore e ogni appassionato di outdoor che qui, nel Garda Trentino, trova il suo paradiso.