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Archeologia nel Garda Trentino – quando il paesaggio incontra la storia

by Isabelle Yrma Pace
Tempo di lettura 4 minuti
Itinerari storici, fortezze, torri, antiche cinta murarie e persino impronte di dinosauri. Se cerchi un viaggio fra storia, natura e bellezza la tua meta è il Garda Trentino.

Itinerari storici che ripercorrono epoche passate fra remote fortezze, castelli, torri a guardia del territorio e antichi borghi.

Un viaggio indietro nel tempo, fino a epoche passate che si tuffano nella storia odierna. Visitare il Lago di Garda Trentino attraverso le sue tante bellezze paesaggistiche, naturali ma anche archeologiche è un’occasione preziosa.

L’archeologia d’altronde è da sempre un ponte tra le culture, uno strumento di dialogo interculturale. E quale occasione migliore per “dialogare” attraverso i tempi se non un viaggio alla scoperta delle bellezze archeologiche di un territorio.

Vediamo insieme quali sono le più interessanti del Garda Trentino.

  • Fossili del Monte Brione. Oltre ad essere uno dei percorsi più amati, il Monte Brione offre un meraviglioso contatto diretto con la storia. Sono numerosi infatti i reperti pietrificati degli organismi marini. Lerocce calcaree che compongono il Brione si sono formate sul fondo del mare che occupava tutta questa zona, proprio per questo motivo è facile trovare fossili e altri reperti fossilizzati.
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  • Terme romane di Riva del Garda. Gli scavi, condotti nel corso del 2007, hanno riportato alla luce delle interessanti tracce di età romana della seconda metà del I secolo d.C., nelle quali sono state riconosciute le terme pubbliche. Ben chiare sono le aree dove i romani si rilassavano e sfruttavano i prodigi delle acque termali: un cortile, al centro del quale vi era una grande vasca quadrangolare e probabilmente un portico pavimentato con lastre in calcare rosato; e poi ancora lo spogliatoio, una piccola latrina, una sala fredda (frigidarium), una tiepida (tepidarium), la sauna (laconicum) e il bagno caldo (calidarium). Molto interessante una visita a questi resti tra l’altro in pieno centro rivano e visibili liberamente al passaggio da Viale Roma proprio nei pressi del parcheggio Terme Romane.
  • Castel Penede. Un rudere e niente più per occhi inesperti. Eppure questi resti (visibili liberamente senza pagare alcun ingresso) di quello che fu un imponente maniero sono ad oggi una splendida testimonianza di un glorioso passato. Costruito dai Signori di Arco nel basso medioevo, attorno al 1200, oggi il Castello è un rudere che evoca antiche suggestioni, narrate (cosi pare) persino dal Sommo Poeta Dante che da qui ammirò stupefatto il Lago di Garda descrivendo poi questa sensazione in una terzina del Purgatorio della sua Divina Commedia.
  • Isola di Sant’Andrea. Un vero e proprio museo all’aperto, questi scavi hanno portato alla luce numerosi reperti che raccontano la storia di quest’isola e dei suoi abitanti. I resti li potrete ammirare nella riserva naturale di Loppio, lungo la strada che conduce al Garda Trentino venendo da Rovereto. Interessante anche come escursione di archeotrekking, qui vi sono state trovate tracce della cinta muraria che difendeva l’abitato con all’interno diversi edifici occupati per circa 200 anni, tra il VI e l’VIII secolo.Sulla sommità sono visibili i resti di una chiesa dedicata a Sant’Andrea, l’apostolo pescatore, dal quale l’isola prese nome.
  • Sito archeologico di Monte San Martino. Sul Monte San Martino, ai cui piedi sono situati il paese di Pranzo (Tenno) e quello di Campi (Riva del Garda), è stata messa in luce una delle aree archeologiche di maggior importanza nel territorio trentino. Il sito ha evidenziato un grande ed importante santuario di età romana databile tra il I secolo a.C. ed il III d.C.. Il tutto confermato dal ritrovamento di materiali vari come vasellame in ceramica o in terra sigillata, anfore, lucerne, monete di vario tipo e strumenti di lavoro quotidiano. Troverete un percorso di archeotrekking che non solo è ricco di testimonianze storiche ma anche di affascinanti leggende come quella secondo cui vi sia un piccolo masso che riporta il calco lasciato nel sedersi da San Giuseppe, la Madonna e Gesù Bambino, durante la fuga in Egitto.
  • Palafitte del Lago di Ledro. Impossibile poi non citare nella vicina Valle di Ledro, la preziosa testimonianza dell’area archeologica, che risale a circa 4.000 anni fa, e del Museo delle Palafitte del Lago di Ledro (link). Nel 2012 l’area archeologica di Ledro è stata proclamata patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il villaggio, totalmente ricostruito, e nel museo, completamente rinnovato, è possibile immergersi nell’età del bronzo osservando reperti ed utensili di quell’epoca perfettamente conservati.
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mountain bike,Ronny Kiaulehn

Come non ricordare poi ai visitatori del Garda Trentino, una preziosa occasione per ammirare ritrovamenti di straordinaria portata. Direttamente sulle acque del Lago di Garda infatti troviamo il MAG Museo Alta Garda con sede nella splendida Rocca di Riva che, insieme alla Galleria Civica G. Segantini , collocata negli spazi del seicentesco Palazzo dei Panni di Arco, racchiudono nelle loro sale frammenti di storia, archeologia e arte di notevole pregio.

Nella sezione dedicata all’Archeologia del MAG si trovano le celebri statue stele, ovvero preziosi reperti di rilevanza internazionale risalenti all’età del Rame. Queste sculture scolpite nella pietra che rappresentano figure dall’aspetto umano, si son diffuse a partire dagli ultimi secoli del IV millennio a.C. ed oggi, grazie ad un attento lavoro di recupero, sono conservate e visibili in uno dei più interessanti musei del Trentino.

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Natale Garda Trentino 2014

Un viaggio nella storia del Garda Trentino è un’esperienza imperdibile in questo luogo. Scoprite di più dei suoi meandri nascosti, della sua storia. Il passato più vivo che mai appartiene a coloro che lo vivono con interesse e amore della scoperta.

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